Storia dell'abbigliamento intimo da sposa
lunedì 27 giugno 2011
Sin dalla notte dei tempi, il matrimonio è sempre stato vissuto come un evento di gioia e di festa che, anche a causa della connotazione religiosa intrinseca, ha coinciso con la prima notte d'amore tra gli sposi, durante la famosa luna di miele, vero e proprio momento di consacrazione della vita coniugale. Proprio per la sua ritualità, il matrimonio ha portato con sé per un lungo tempo una serie di emblemi, soprattutto a livello estetico, come ad esempio con gli abiti da cerimonia, accuratamente scelti e selezionati affinché gli sposi potessero vivere una giornata fantastica in tutto. Anche la biancheria da sposa, quindi, con il passare del tempo ha acquisito sempre più rilevanza, quasi come se quest'ultima racchiudesse un gioiello al suo interno, la sposa, che solo dopo la cerimonia religiosa si mostra al suo sposo, in tutta la sua grazia e freschezza, dopo esser stata privata dei suoi vestiti: questo sembra essere il senso che sta alla base di questa cura, nel presente sempre più accentuata, per i particolari dell'abbigliamento intimo da parte della sposa. L'abbigliamento intimo, del resto, sebbene rimanga coperto dal vestito nuziale e sia un elemento che resta celato, deve comunque contribuire a rendere la sposa affascinante e splendida, esaltandone la bellezza fisica, perché la sposa è veramente protagonista, in tutti i sensi, della cerimonia. L'abbigliamento intimo da sposa è offerto in differenti materiali, tra i quali, la seta, il lino, il cachemire, il cotone o il raso e rispecchia, tanto nelle finiture quanto nei colori, il gusto estetico della sposa.
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